Bandiera

29 03 2011

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Negli ultimi mesi, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Torino e dintorni (compreso il mio balcone) è tapezzata di bandiere Italiane….quello che mi sfugge è che io ero rimasta alla bandiera Italiana composta da tre strisce verticali colorate, di uguale proporzione, precisamente (da sinistra verso destra) verde – bianco – rosso (non ho googlato, quindi potrei aver omesso qualcosa).
Eppure la maggior parte delle bandiere appese sono messe così…qualcuno sa darmi una spiegazione plausibile?? e non ditemi perchè così più facile appenderla…

PS: Sarà un messaggio subliminale pro-Iran?
PS2: Ovviamente quelle appese ai miei balconi non sono turnicate di 90 grad, ma sono giuste!





Primavera

18 03 2011

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Torino, 18 marzo 2011….direi che è quasi primavera!





Discorsi da (vecchie nerd sulla) metro

10 12 2010

Premessa: la metropolitana di Torino è senza autista, è automatica e se ti siedi nella prima”carrozza” c’è un grande vetro davanti che ti fa vedere i binari come se fossi il macchinista. Grande attrattiva per i vecchi e i bambini. E per me.

Vecchia 1: ooohh, ma che bellooooo
Vecchia 2: Già, sembra quel film là
Vecchia 1: Si, Guerre Stellari
Vecchia 2: Già, guarda, le luci sembrano le stelle….
Vecchie 1 e 2: ooooohhh





Burino vs Autobus

25 11 2010

A quanto pare le “storie da autobus” aumentano, ma prendendo i mezzi tutti i giorni due volte al giorno è inevitabile.
Questa mattina ne ho vista un’altra, breve, ma da raccontare, anzi in realtà era da filmare!

Salgo sull’autobus, questo deve girare per una strada (incrocio a T come la maggio parte degli incroci di Torino, essendo fatta a parallele). Dati i lavori in corso su questa strada che occupano metà carreggiata, quando l’autobus gira, occupa tutto lo spazio disponibile e anche se una formichina decidesse di attraversarla in quel momento non ci passerebbe perchè il bus occupa tutto lo spazio disponibile.
Il fenomeno di questa mattina decide di attraversare mentre l’autobus impegna l’incrocio, “tanto è sulle striscie lui e cià raggione”, no? Quindi nonostante ci fosse l’autobus incastrato nell’incrocio, che ovviamente non poteva fare retromarcia, lui ha tirato il petto in fuori, non si è schiodato e, saltellando a destra e sinistra, ha assunto l’atteggiamento stile (io da dentro il bus non sentivo, ma avrà detto qualcosa di simile) “dai,  passa se hai il coraggio, vediamo che fai eh, io sono sulle strisce”.
Dato che facefa il gradasso e non aveva abbastanza cervello per capire che l’autobus non poteva fare retro e lui comunque non sarebbe potuto passare, l’autista è andato avanti….e lui l’ha fronteggiato sempre di più, fino a quando ha capito che tra un Golia di metallo e un Davide senza sale in zucca vince inevitabilmente Golia, così il burinazzo è indietreggiato imprecando dietro all’autista…..

Raccontata così rende il 10% , era da filmare!





Storie da autobus – parte 2

14 11 2010

Dopo la prima storia, scritta interamente con il gingillo nuovo, ecco che vi propongo una nuova storia da autobus, scritta al pc. Essendo diventata pendolare, sono tornata a prendere spesso l’autobus. Tornata perchè fondamentalmente sono 3 le categorie di persone che prendono l’autobus: gli studenti, i pendolari e i vecchietti. Dato che non sono Benjamin Button, non sono ancora passata per la categoria “vecchietta”, ma studentessa sì, quindi rieccomi alle prese con il Gruppo Trasporti Torinesi.

La differenza di quando ero studentessa è che ora l’autobus lo prendo alle 8:00 del mattino (per la precisione prendo prima la metro, ma il tratto è talmente breve che non fai in tempo a salire, guardare chi hai intorno che già devi scendere). A quell’ora il mio cervello è ancora spento, i miei muscoli si muovono per inerzia, ma la mia attività celebrale è quasi vicina allo 0, per lo meno per quanto riguarda i rapporti sociali. Quando arrivo in ufficio e accendo il computer, automaticamente con lo stesso tasto accendo anche il cervello e torno ad essere una persona normale.

Alle otto del mattino no.

Mi chiudo nel mio piccolo mondo (fatato o antico, fate voi) con tanti castelli in aria, sogni, pensieri, rigorosamente guardando fuori dal finestrino e potrei non accorgermi che vicino a me si sia seduto Hannibal Lecter.   Questa premessa per dire che l’altro giorno , nonostante fossi chiusa nel mio piccolo mondo immaginario, non avendo voglia di fare lo sforzo di aprire la borsa – prendere gli in ear – attaccarli al telefono – attivare il lettore musicale – metterli nelle orecchi e ascoltare la musica (impegnativo, eh!) mi sono accorta che c’era un pazzo che vaneggiava in arabo sull’autobus. Sembrava innoquo. Ad un certo punto sale un vecchietto e si piazza in piedi dietro di me e io ovvimente non lo vedo. Il pazzo viene verso di me e spinge la spalla con un dito a me e alla truzzetta dietro di me (che fosse truzzetta l’ho capito dalla sua reazione, continuate a leggere….) e ci dice “ehi tu, avere rispetto per persone anziane, lascia posto”. Mi volto e lo vedo. Ma la truzzetta dietro di me doveva fare la sceneggiata e non mi sono mossa perchè (prima di tutto era uno sforzo non indifferente alzarsi e poi magari discutere con uno sconosciuto, per di più pazzo) volevo vedere come la truzzetta si adoperasse per far sedere il signore.

Vi svelo subito il finale: il vecchietto (che alla fine tanto vecchietto non era) non si è seduto perchè non voleva neanche sedersi. La truzzetta, invece, non ha fato, come sicuramente avrete pensato, la sceneggiata scurrile (come ho visto fare a porta susa questa estate….e in effetti anche questa sarebbe da raccontare!) : “ooohhh, minchia ooohhh, che cazzo vuoi vecchio di me**a, sto babbo di mi****a” ecc., ma ha appoggiato la buona causa e ha iniziato a urlare:

Truzzetta: “ooohhh, scussaaa….(rivolgendosi al vecchietto, dato che il pazzo nel mentre ha raggiunto il capo opposto dell’autobus) non l’avevo visto”

Io, nella mia mente: “cosa non hai visto? un oggetto? un animale? Povero vecchietto…”

Vecchietto: “No no, figurati”

T: “No perchè se lo vedevo prima, lo facevo sedereeee”

Io: -.-‘

V: “ehm, no davvero, tanto tra poco scendo”

T: “no, ma scusa, è che proprio non l’avevo visto”

Fine

A parte l’Italiano che….lasciamo perdere, quasi quasi preferivolo riempisse di insulti truzzi, ma nessuno le ha mai spiegato che puoi dare del “lei” ad una persona più anziana di te, anche se di sesso maschile, in quanto è una formalità e non gli stai dando della femminuccia?

 

PS: Volete sapere la storia di questa estate a porta susa? eh eh eh, magari al prossimo post, se proprio ci tenete….





Storie da autobus – parte 1

4 11 2010

Sul 35 in via Madama Cristina, Torino.

Passeggera 1 all’autista: Scusi, in realtà dovevo prendere il 4 in via sacchi…

Autista: ….

Passeggero 2: Le conviene scendere alla fermata prima del capolinea, attraversa la strada e lo prende vicino alla stazione

Passeggera 1: E dov’è il capolinea?

Passeggero 2: E’ l’ultima fermata dell’autobus, dove si ferma, lei deve scendere prima dell’ ultima fermata

Passeggera 1: …..





Alla deriva

23 09 2010

Non scrivo più da mesi,anche se di cose da dire de avrei a iosa, ma quando torno a casa ho sempre un sonno pazzesco.

Ma tra poco quasi rimedio…no, non apre ancora la metropolitana a Torino (il tratto che mi serve), ma sabato potrebbe arrivare un nuovo giocattolino che mi farebbe tornare ad una vita on- line decente!

I’m coming back!





Grandine

29 07 2010

Oggi ha grandinato un po’…..meno male che ho messo la macchina in garage per tempo!!!





Videomessaggio U2

29 07 2010

Stanno arrivando!!!!  WOOOWWWW -7gg





Lo svarione degli anelli 3

27 07 2010

Ragazzi è ufficiale, il terzo capitolo dello svarione è pronto e scaricabile dal 1 agosto.

La notizia la potete leggere qui

Intanto godetevi il trailer (per chi non l’ha ancora visto….credo in pochi)





Ray -Team

2 07 2010

Una breve visita per una fotoscioppeRay:





Segnaletica

8 06 2010

Un po’ di fretta scrivo questo post per porvi una domanda alla quale da giorni non riesco a dare risposta.

Un po’ di tempo fa sono andata in un centro commerciale e, come in tutti i parcheggi, ci sono quelli riservati a certe categorie di persone.

Un po’ ho riflettuto sui disegni, ma non li ho capiti tutti:

Quella in alto è chiaramente una donna incinta, quello in basso è chiaramente un uomo (perchè non ha la gonna) che cammina con il bastone…..ma quello in mezzo, che cavolo è? La teoria di Simo è che sia un prete che prega…dubito, ma non è da escludere!

Pareri?

PS: Prometto che tornerò con post più corposi e rimetterò a posto anche l’immagine di testa che è andata persa, in tempo utile ,prima che il blog venga colonizzato dalle ragnatele!





Vita offline forzata

29 04 2010

Per problemi (per una vota!!)  non legati alla connessione ad internet, in questo periodo la mia vita on-line sta scemando (con la mia vita sociale, tra l’altro!).

Spero di prendere presto il giro dei miei nuovi orari e tornare così ad una vita normale e magari tornare ad aggiornare un po’ il blog!

Ovviamente, ARRIVEDERCI, a presto!





Il nascondiglio perfetto

11 04 2010

Quiz per persone con una vista molto acuta, astenersi perditempo.

Trovate il mio gatto, guardate con attenzione perchè è molto abile a nascondersi:

Ora ancora più difficile (ha cambiato posizione per ingannarvi meglio):

Secondo me il mio gatto non si è ancora accorto che ha la coda, perchè ogni volta che si nasconde (sotto l’armadio, su una sedia sotto il tavolo, ecc) lascia sempre fuori la coda!!!

Magari stava preparando un agguato al mouse……come qui





Annuncio di lavoro

31 03 2010

Oggi mi arriva la solita newsletter da Monster con vari annunci, ne trovo uno interessanti, clicco. Leggo.

Pare sempre interessante.

Poi arrivo ai requisiti necessari:

Sono sconvolta! Ok che il lavoro ha a fare con i social media, però…..





Marzo mese che si traveste

25 03 2010

Un famoso detto popolare dice che “marzo è un mese pazzo”, questo perchè negli anni precedenti alcune giornate di Marzo erano primaverili, altre sembravano autunnali, ma quest’anno sta dando il mesglio di se stesso.

Stando al passo con i tempi, anche a lui piacciono i travestiti, ma a travestirsi è lui. Si traveste da Dicembre, da Novembre, sperando di ingannarci, ma forse non sa che in ogni casa c’è un calendario scritto che ci ricorda in che mese siamo e soprattutto in che STAGIONE siamo. Ora, qualcuno gli parli, portatelo dallo psicologo, perchè è in evidente depressione (fosse un sentimento euforico si sarebbe travestito da estate o primavera, ma probabilmente ha litigato con loro che l’hanno mandato in depressione).

Foto scattata il 10/03/2010

O forse si è innamorato dell’inverno, o gli piace così tanto che vorrebbe essere come lui e si comporta come lui.

Spero che Aprile ragioni, mi sa di mese ragionevole, poi è pure femmina, quindi è avanti (eh eh eh), capirà e ci renderà il sole, splendente e caldo. E spero faccia comunella con Maggio e Giugno….magari Marzo è depresso perchè Aprile non lo caga e fa comunella con gli altri due….

Non lo so, io so solo che NON NE POSSO PIù DI STO INVERNO DEL C***O.

E credo si sia capito anche dal mio stato mentale. Forse una peersona sana non fa ragionamenti di questo tipo!

Foto scattata il 26/03/2010, cioè oggi

Ci vediamo al parco, spero presto.





Tic-Tac

19 03 2010

Tre giorni fa ho portato il mio amatissimo orologio a cambiare il cinturino….e mancano almeno altri 5 giorni prima di rivederlo.

Ovviamente non potevo anvere un orologio normale, ma uno con il cinturino inglobato nel quadrante, quindi per cambiarlo devono mandarlo in laboratorio e bla bla bla bla….e intanto io sto senza….

Non ce la faccio piùù!!!

Lo so, non sono una manager, una che ha tempistiche da tenere sotto controllo, ma ormai vivo con lui da almeno12 anni (infatti mio padre sospettava non facessero più il cinturino, ma la speranza è dura a morire e infatti ho vinto io!!), tutti i giorni. Lo tolgo solo per dormire e per fare la doccia. Punto. E poi devo dire che si fa sentire, perchè è un modello da uomo e ha un certo peso.

Capite ora il mio trauma?

E non pensate di dirmi che è ora di cambiarlo, che è fuori moda ecc, perchè non lo farò mai, ne sono affezionatissima e non lo cambierò mai…..tranne quando esalerà l’ultimo tic (o l’ultimo tac)…tra l’altro per la felicità del mio orefice/orologiaio!!!

Per far finta che ci sia ancora, metto bracciali pesanti, ma quando istintivamente guardo il polso per sapere che ora è, non avendo il potere di leggere l’ora nelle pietre e nel metallo, torna la triste e cruda realtà….sniff sniff, mi manca! Anche perchè è l’unico orologio che posseggo che segna l’ora giusta, tutti gli altri sono sempre avanti di un tot: la sveglia di 5 minuti, quello della macchina di almeno 10, lui è l’unico che mi dice quando sono VERAMENTE in ritardo (ho provato ad appendermi al polso un Bianconiglio, ma è un po’ scomodo…)

Uff, ho portato il mio bellissimo orologio dal dottore che l’ha mandato in ospedale, una semplice frattura, niente di che, ma spero lo dimettano presto (e dato che non ho l’assicurazione pagherò le cure).

Tutto ciò accade circa una volta ogni 3 anni. Cercherò di superare questi 10 giorni (se va bene) e potrò stare tranquilla per i prossimi 3 anni! Olè!

Se trovo la foto la pubblico, così potete vedere il mio tesoruccio!

PS: No Ray, non mi conficco un’asticella nella schiena per fare da meridiana…anche perchè non vedrei comunque l’ora. L’unico che potrebbe sustituirlo potrebbe essere una cipolla (non quelle che si mangiano, ovvio)

PS2: Ci tengo al mio orologio, ma non “ci tengo più che a mia madre”, come questo qui





Errori…

11 03 2010

aahh bhè…..





26 Marzo 2010 – Regala un libro ad uno sconosciuto

11 03 2010

Copioincollo direttamente da qui:

Va detto subito che si tratta di un esperimento, che non c’è dietro una casa editrice e nemmeno una grossa catena di distribuzione di libri. Leggere, leggere, leggere! è un’iniziativa nata dall’idea di un programmatore fiorentino di appena 21 anni, che fa il pendolare fin dalle scuole medie: ogni giorno lo stesso tragitto, ogni giorno qualcosa da leggere in mano, circondato dagli stessi compagni di viaggio. E allora l’idea di regalare un libro è la scusa perfetta per avere un motivo per rompere il ghiaccio con quei conoscenti con cui non si è mai parlato e, insieme, per dare un segnale all’Italia, che è un Paese dove quelli che leggono sono ormai una minoranza.

L’iniziativa è partita come idea molto underground, con un passaparola tra amici: perché saltare da soli è innocuo, ma farlo assieme a milioni di persone può far tremare la terra. Una data fissta da tempo – il prossimo 26 marzo – e un volantino, scambiato con il passaparola, hanno presto lasciato spazio a un comitato organizzatore nazionale e un movimento di sensibilizzazione sull’argomento. Difficile da pianificare, anche per le migliori agenzie di comunicazione e marketing. Anche oggi che il viral va tanto di moda.

In effetti il passaparola sta andando leggermente oltre ogni aspettativa“, ammette Alberto Schiariti, ideatore dell’appuntamento. “Ho iniziato parlando di questa idea solo sul mio blog, poi ho aperto il gruppo di Facebook per invitare gli amici a partecipare, per trasformarli da utenti informati a informanti, per fare in modo che anche loro invitassero i loro amici e così via“. In un perfetto esempio di passaparola, il così via si è trasformato di un gruppo con oltre 230.000 partecipanti, discussioni attive, circoli di attivisti che si dedicano a far conoscere l’iniziativa in ogni città d’Italia.

Tra i tantissimi messaggi che mi arrivano, uno in particolare mi ha incuriosito: quello in cui mi suggerivano di organizzare qualche flash mob per attirare l’attenzione sull’evento“, spiega Alberto. Il primo è già stato organizzato, a fine febbraio a Roma; domani toccherà a Palermo e Torino, poi Pavia, Firenze, Verbania e decine di altri comuni. Difficile dire se queste preview attirino davvero l’attenzione sul momento principale o non rischino, invece, di distoglierla: dopo un mese di repliche, trovarsi in strada con un libro potrebbe non avere più lo stesso sapore. L’appuntamento, però, è molto diverso da quello che dovrebbero pubblicizzare, quel Leggere, leggere, leggere! previsto tra un paio di settimane: in questo caso si invitano tutti i partecipanti a trovarsi in un punto prestabilito a un’ora prestabilita per fermarsi in strada a leggere un libro per qualche minuto. Il 26 marzo, invece, l’intento è fare in modo che in molti regalino un libro a uno sconosciuto, senza orario o luogo prestabilito. Un modo per suggerire il proprio romanzo preferito, per far circolare un po’ di cultura e – soprattutto – per rompere il ghiaccio con qualcuno dei pendolari che fanno il nostro stesso tragitto da anni e con cui non abbiamo mai scambiato due battute.

Sarà bello vedere le reazioni della gente. Tempo fa abbiamo fatto un esperimento simile con un TG regionale che parlava della mia iniziativa“, racconta Alberto. “La prima persona che abbiamo omaggiato di un libro l’aveva già letto e l’ha rifiutato. Poi è arrivata una coppia e non ne voleva sapere di accettare qualcosa da uno sconosciuto, tanto che alla fine sono scappati. Al terzo tentativo abbiamo trovato una coppia disposta a fermarsi, accettare il libro e scambiare quattro chiacchiere. È uscita fuori tutta la diffidenza delle persone, quell’atteggiamento che ti fa dire no a prescindere. Eppure spero che il 26 marzo la mia idea penetri e ne venga fuori qualcosa di carino“.





This is The Sound of Silent….

10 03 2010